Silvia Camporesi. Presentazione volume Atlas Italiae e visita guidata alle due sedi della mostra

Domenica 13 dicembre alle 17.30, nell’auditorium “Aldo Villa” del Museo di San Domenico l’artista Silvia Camporesi e la curatrice Marinella Paderni presentano  il volume Atlas Italiae, edito da Peliti Associati, a cura di Marinella Paderni.
L’artista accompagna poi il pubblico in una visita guidata che prende avvio dalle sale al primo piano del Museo di San Domenico per terminare in via XX Settembre nella Galleria Il Pomo da DaMo, offrendo l’opportunità di scoprire le opere esposte nelle due sedi di mostra e di comprendere lo spirito del suo lavoro.

Silvia Camporesi ha esplorato nell’arco di un anno e mezzo tutte le regioni italiane alla ricerca di paesi ed edifici abbandonati. Il volume Atlas Italiae è il risultato di questa raccolta di immagini, una mappa ideale dell’Italia che sta svanendo.
Il libro con testi di si presenta come una collezione poetica di luoghi, fondata sulla ricerca di frammenti di memoria.
Borghi disabitati da decenni che sembrano non esistere nemmeno sulle cartine geografiche, architetture fatiscenti divorate dalla vegetazione selvaggia, archeologie industriali preda dell’oblio, ex-colonie balneari decadenti che paiono imbalsamate nel tempo del “non più”. Nelle immagini dell’artista il velo dell’anonimato e del silenzio visivo si apre svelando l’anima di luoghi congelati nelle nebbie dell’amnesia generale. Lo sguardo di Silvia Camporesi va oltre la pura registrazione di uno stato della realtà, è indirizzato sia a cogliere la tensione silenziosa di un’Italia degli estremi sia a rivelare per la prima volta qualità inespresse, portatrici di un mistero e di un incanto.

L’Italia e il suo paesaggio è anche il cuore della mostra, inaugurata lo scorso 8 novembre nelle due sedi del Museo di San Domenico e della galleria il Pomo da Damo e aperta al pubblico fino a domenica 10 gennaio 2016. Al Museo sono esposte circa 30 immagini fotografiche tratte da Atlas Italiae : edifici storici, ospedali, ville, luoghi dimenticati e colti in un momento di estrema fragilità. Strutture dove un tempo era la vita e ora non più. Le immagini sono di grande, medio e piccolo formato. Queste ultime, stampate in bianco e nero, sono colorate a mano. Ma in mostra sono presenti anche alcuni scatti, appositamente realizzati dall’artista su particolari luoghi imolesi che danno vita al lavoro Tabula Imola.

Atlas Italiae è un progetto nato circa due anni fa con un’azione di crowfounding, alla quale hanno aderito una quindicina di collezionisti, che hanno permesso all’artista di girare in tutta l’Italia per fotografare luoghi abbandonati. Ogni viaggio in ciascuna delle venti regioni che compongono il Paese, è stato preceduto da un’approfondita ricerca da parte dell’artista sui siti che avrebbero potuto diventare oggetto del suo interesse. Nella Galleria Pomo da Damo, che ha promosso insieme ai Musei civici l’operazione, sono presenti opere da Atlas Italiae e da Tabula Imola. Un testo della curatrice, la storica dell’arte Angela Madesani, accompagna entrambe le mostre.

Silvia Camporesi (Forlì nel 1973) laureata in filosofia, attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano.Dal 2003 tiene personali in Italia – Dance dance dance al MAR di Ravenna nel 2007; La Terza Venezia alla Galleria Photographica fine art di Lugano nel 2011; Souvenir Universo alla Galleria Z2O di Roma nel 2013, Planasia al Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia nel 2014 – e all’estero – Terrestrial cluesall’Istituto italiano di cultura di Pechino nel 2006; À perte de vue alla Chambre Blanche in Quebec (CAN) nel 2011; 2112, al Saint James Cavalier di Valletta (Malta) nel 2013, Atlas Italiae all’ Abbaye de Neumünster in Lussemburgo nel 2015. Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; è fra i finalisti del Talent Prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013 e il premio Rotary di Artefiera 2015.

Marinella Paderni (Milano, 1964) è critico d’arte contemporanea e curatore. È docente di Produzioni Culturali Creative presso l’Università IULM di Milano e di Fenomenologia delle Arti Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Insegna anche Storia dell’Arte Contemporanea presso l’ISIA di Faenza. Collabora con le riviste internazionali d’arte contemporanea Frieze, Flash Art, Exibart. I suoi studi sono diretti alle espressioni artistiche contemporanee, soprattutto alla fotografia, al video e alla performance, con particolare attenzione alle tematiche del paesaggio contemporaneo e della condizione urbana. Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero.

quando
domenica 13 dicembre 2015
ore 17.30

dove
Museo di San Domenico, auditorium “Aldo Villa”
Imola via Sacchi 4

info
0542-602609
musei@comune.imola.bo.it
info@ilpomodadamo.it
www.ilpomodadamo.it