Sabato 15 ottobre 2016 alle ore 17.30 inaugura il nuovo allestimento di Osservatorio, la sezione del Museo di San Domenico/Collezioni d’arte della città dedicata alle ricerche artistiche più recenti. Questa iniziativa sostenuta da Unicredit è organizzata nell’ambito della Dodicesima Giornata del Contemporaneo, grande evento che dal 2005 AMACI (Associazione musei di arte contemporanea italiani www.amaci.org) dedica all’arte contemporanea, aprendo gratuitamente spazi espositivi e musei e offrendo l’imperdibile occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte di oggi.
Osservatorio è il nome dell’ultima sezione del percorso storico artistico del Museo di San Domenico che dal Medioevo approda alla contemporaneità. Si tratta dello spazio più “mobile” e temporaneo del museo perché dedicato alle esperienze artistiche più recenti con un forte collegamento al territorio. Spazialmente occupa una cella e la cinquecentesca biblioteca dell’ex convento domenicano, un tempo luoghi dedicati allo studio e alla scrittura, ora divenuti gli spazi più sperimentali e vitali del museo grazie all’arte contemporanea e ai suoi stimoli.
Una visita guidata gratuita domenica 16 ottobre 2016 alle ore 17 permetterà di approfondire la conoscenza delle nuove opere esposte.
Cinque gli artisti protagonisti di Osservatorio/2016:
Bertozzi&Casoni, la società artistica operante a Imola a partire dagli anni Ottanta e conosciuta in ambito internazionale per le sue sculture, realizzate prevalentemente in ceramica, simboliche, irridenti ed esecutivamente perfette, vere icone della condizione umana. Osservatorio/2016 si arricchisce di opere particolarmente rappresentative della loro produzione a partire da un lavoro ormai storico (1997) e che ha segnato una svolta decisiva nel loro percorso artistico, la monumentale scultura “Scegli il Paradiso”, e opere di minori dimensioni ma non meno significative come “Cestino della discordia” e “Avanzi”.
Botto&Bruno, il duo artistico formato da Gianfranco Botto (1963) e Roberta Bruno (1966) attivo fin dai primi anni ’90 a Torino tornano a Imola dopo l’esperienza del 2005 dove realizzarono alla Rocca sforzesca una monumentale installazione di arte pubblica per ad’a area d’azione. Due grandi “paesaggi contemporanei” che parlano di disagio giovanile e degrado urbano e sociale, esposti per la prima volta nel 2004 al Mamac di Nizza, entrano a far parte della collezione permanente del museo. Una rassegna di video, temporaneamente allestita all’entrata del museo, accompagna alla conoscenza della loro poetica artistica.
Silvia Camporesi (Forlì, 1973) è la terza artista presente con un’opera del 2015, donata al museo dopo la mostra personale realizzata in collaborazione con la Galleria il Pomo da Damo di Imola. Si tratta di un lavoro strettamente legato alla città e alla sua storia, parte di un progetto complesso, “Atlas Italiae”, mappa ideale di un’Italia che sta svanendo, risultato di un viaggio dell’artista durato un anno e mezzo, alla ricerca di luoghi o edifici abbandonati, nascosti del nostro paese.
Anche Marco Di Giovanni (Teramo, 1976) sigla il costante rapporto con il museo della città in cui ha scelto di vivere, donando un lavoro che allestisce in maniera site specific nel vestibolo dell’antica biblioteca. L’opera diviene una feritoia e una via di fuga nel e dal museo. La scultura realizzata nel 2014 costringe l’osservatore a guardare la realtà da un punto di vista originale, una specie di osservatorio che guarda altrove, proiettato verso celesti spazi lontani attraverso la ruggine di un tubo che ha creato un varco nelle pareti apparentemente inaccessibili del museo.
Le sculture di Andrea Salvatori (Faenza, 1975), artista con laboratorio e studio a Solarolo (Ra), hanno più volte abitato il museo durante mostre collettive e personali. Anche lui crea con la ceramica e la sua ricerca è stata premiata con il prestigioso Premio Faenza. Il lavoro del 2008 che ha scelto di esporre testimonia una precisa fase del lavoro dell’artista dove l’intervento artistico prende il sopravvento sulla figura ready made, cifra stilistica in costante evoluzione del suo lavoro. Il tutto è sdrammatizzato dall’ironia del titolo datole dal suo creatore.
scarica gli inviti invito-osservatorio-1 invito-osservatorio-2
dove
Museo di San Domenico/Collezioni d’arte della città
via Sacchi 4, Imola – Bo
quando
inaugurazione
sabato 15 ottobre 2016 ore 17.30
visita guidata gratuita
domenica 16 ottobre 2016 alle ore 17
orari di apertura
dal martedì al venerdì 9-13
sabato 15-19
domenica 10-13, 15-19
info
0542-602609
musei@comune.imola.bo.it