Monumento in ricordo di Armando Cavalli a Casalfiumanese

Monumento Armando Cavalli
piazza Armando Cavalli, Casalfiumanese

re-inaugurato l’11 aprile 2015 dalle classi II e III E della Scuola secondaria di I grado “S. Bartolomeo Apostolo”


 

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INTERVISTA IMPOSSIBILE AL
PARTIGIANO ARMANDO CAVALLI
liberamente tratta da fonti e documenti analizzati in classe
a cura della classe II E  della “Scuola San Bartolmeo Apostolo”

1) DOV’E’ NATO?
SONO NATO A ROMA IL 21 FEBBRAIO 1899 DA FRANCESCO E CLARICE CIPOLLINI.

2) QUANTI ANNI AVEVA DURANTE LA GUERRA?
NEL PERIODO DELLA GUERRA AVEVO CIRCA QUARANT’ANNI.

3) QUANDO E COME E’ GIUNTO A CASALFIUMANESE?
SONO ARRIVATO A CASALFIUMANESE NEL 1936 E HO CONOSCIUTO LA SIGNORA “SINA”, ROSA GALLI ALL’ANAGRAFE.
SONO STATO RADIATO DALL’ESERCITO E  DOPO ESSERE STATO RINCHIUSO IN CARCERE PER MOTIVI POLITICI, FUI CONDANNATO AL CONFINO  A CASALFIUMANESE.
QUALCUNO RAMMENTA ANCORA IL PRIMO GIORNO IN CUI SONO SALITO CON LA BICICLETTA LUNGO LA VIA DEL RAVIOLO, OGGI VIA ANDREA COSTA, ESCLAMANDO: “FINALMENTE SI RESPIRA!”. ERO CONTINUAMENTE SORVEGLIATO E NON POTEVO SPOSTARMI SENZA L’AUTORIZZAZIONE DEI CARABINIERI.

4) COME MAI IL SUO NOME VIENE RIPORTATO NELL’ELENCO DEGLI   ANTIFASCISTI?
IL MIO NOME VENNE RIPORTATO NELL’ELENCO DEGLI ANTIFASCISTI NEL CASELLARIO POLITICO CENTRALE: RISULTAI DIFFIDATO GIA’ NELL’APRILE DEL 1927, IN QUANTO BRACCIANTE E COMUNISTA. L’ANNO SUCCESSIVO FUI AMMONITO  IN QUANTO “PERICOLOSO”. NEL 1942 RISULTAVO ANCORA “VIGILATO”.
DOPO L’ARMISTIZIO I FASCISTI DELL’IMOLESE DECISERO DI FARE ARRESTARE GLI ANTIFASCISTI PIU’ NOTI: TRA QUESTI FIGURAVA IL MIO NOME.

5) COME AVETE ORGANIZZATO LA RESISTENZA IN VALLATA?
UNA TESTIMONIANZA DELL’ANTIFASCISTA MARIO CASADIO DI FONTANELICE, MI CITA TRA I PRIMI OTTO A SALIRE ALLA BASE DEL MONTE “LA FAGGIOLA” NELLA VALLE DI CORTECCHIO, PER ORGANIZZARE UNA BRIGATA PARTIGIANA IN MONTAGNA.
INCONTRAI PER LA PRIMA VOLTA MARIO CASADIO A FONTANELICE, NELLA SUA BOTTEGA DI CALZOLAIO, DOPO L’ARMISTIZIO DELL’8 SETTEMBRE.
MI PRESENTAI VESTITO CON UNA CAPPARELLA E DEGLI ZOCCOLI AI PIEDI, PER AVVERTIRLO CHE AVEVAMO SUBITO UN ATTACCO DA PARTE DI FASCISTI ALLA BASE DEL MONTE. SOLO IN QUATTRO ERAVAMO RIUSCITI A SCAPPARE: DUE ERANO MORTI E DUE DEI NOSTRI ERANO STATI CATTURATI.
CASADIO MI ACCOMPAGNO’ A IMOLA DA PRIMO RAVANELLI CHE MI DIEDE DEI SOLDI. IN SEGUITO, RICORDO CHE PORTAMMO SUL CANNONE DELLA BICICLETTA TRE PRIGIONIERI ALLEATI, UN INDIANO, UN INGLESE E UN SUDAFRICANO CHE NASCONDEVO IN CASA MIA, VERSO MARRADI, DOPO AVERLI RIFORNITI DI VIVERI E SIGARETTE. POI PARTII CON I REDUCI DI CORTECCHIO PER IL FALTERONA.

6) CI RACCONTA UNA SITUAZIONE PARTICOLARMENTE PERICOLOSA IN CUI SI E’ TROVATO?
NEL MARZO DEL 1944, NOI REDUCI DI CORTECCHIO CI AVVIAMMO CON TRE MITRAGLIATRICI E ALCUNI MOSCHETTI ALLA VOLTA DEL FALTERONA. CI UNIMMO COSI’, MALE ARMATI E POCO ORGANIZZATI, ALLA BRIGATA FALTERONA. IL GRUPPO PERO’ VENNE ATTACCATO IL 12 APRILE DA UNA DIVISIONE TEDESCA: FU UN VERO MASSACRO. L’OPERAZIONE SI CONCLUSE IL 17 APRILE CON 289 PARTIGIANI MORTI E 115 CATTURATI, UCCISI SUL POSTO OPPURE DEPORTATI NEI LAGER NAZISTI.
DAL FALTERONA I SUPERSTITI RITORNARONO ALLA VOLTA DELLA FAGGIOLA, DOVE SI SAREBBE COSTITUITA LA TRENTASEIESIMA BRIGATA GARIBALDI.

7) IN COSA CREDEVATE?
VENIVAMO DA UNA DITTATURA E AVEVAMO VOGLIA DI LIBERTA’ E GIUSTIZIA. PER QUESTO MI SONO DEDICATO ALLA CAUSA DEL POPOLO, NELLA LOTTA CONTRO IL NAZIFASCISMO, METTENDO A REPENTAGLIO LA STESSA VITA. LE PAROLE DEL POETA LATINO GIOVENALE, A QUESTO PROPOSITO, SONO ILLUMINANTI:

“CONSIDERO SOMMA EMPIETA’ PREFERIRE LA VITA ALL’ONORE E PER AMORE DELLA VITA PERDERE LE RAGIONI DI VIVERE”.

 8) LE DONNE, QUALE RUOLO HANNO AVUTO NELLA RESISTENZA?
LE DONNE HANNO AVUTO UN RUOLO FONDAMENTALE, DURANTE LA RESISTENZA, INNANZITUTTO COME STAFFETTE. MA OLTRE A QUESTO COMPITO DI GRANDE RESPONSABILITA’, SPESSO DOVEVANO NASCONDERE GLI UOMINI RICERCATI DAI NAZIFASCISTI, PERCHE’ RENITENTI. A QUESTO PROPOSITO RIPORTO LA TESTIMONIANZA CHELA BISNONNA MARIA PASQUALI HA RILASCIATO ALLA NIPOTE ALICE FABBRI: “STAVO NASCONDENDO MIO MARITO, MIO COGNATO E MIO FRATELLO SOTTO IL FIENO E SOTTO A DELLE COPERTE, PERCHE’ ERANO SCAPPATI DAI MILITARI. ERAVAMO NELLA STALLA ED IMPROVVISAMENTE E’ ENTRATO UN TEDESCO E MI HA PUNTATO LA BAIONETTA URLANDO “PARTIGIANI! PARTIGIANI!”. IO MI SONO SPAVENTATA MOLTISSIMO E HO PENSATO CHE SAREI MORTA SE AVESSE SCOPERTO MIO MARITO E MIO COGNATO NASCOSTI. MI SONO FATTA FORZA E HO DETTO “NO PARTIGIANI! NO NIENTE PARTIGIANI! DORMIRE IO!” VEDENDO CHE ERO INCINTA HA ABBASSATO LA MITRAGLIETTA…”.

9) COME FINI’ LA SUA AZIONE PARTIGIANA?
DI ME NON SI EBBERO PIU’ NOTIZIE. SOLO IL 21 LUGLIO 1951 VENNE EMESSA DAL TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA LA SENTENZA DI MORTE PRESUNTA.
RECITA COSI’: “IL PARTIGIANO DELLA TRENTASEIESIMA BRIGATA GARIBALDI, FERITO DOPO ASPRA BATTAGLIA, IL GIORNO 17 APRILE 1944 FU FATTO PRIGIONIERO DALLE TRUPPE TEDESCHE PRESSO L’INFERMERIA DI PONTE DEL CORNIOLO” E POI…

 10) DI LEI NON SI EBBERO PIU’ NOTIZIE…
ESATTAMENTE. FUI RICONOSCIUTO PARTIGIANO DAL SETTEMBRE 1943 ALL’APRILE 1944.
IL 12 APRILE 1945 CASALFIUMANESE VENNE LIBERATO DALLE TRUPPE ALLEATE AMERICANE UNITAMENTE AI SOLDATI DELLA NEMBO.
IL CNL LOCALE MI PROPOSE ALLA CARICA DI SINDACO, MA VISTO CHE RISULTAVO ANCORA IMPEGNATO NELLA GUERRA DI RESISTENZA  VENNE ELETTO AL MIO POSTO LUIGI BARONCINI. NEL 1948 L’AMMINISTRAZIONE DI CASALFIUMANESE VOLLE ALL’UNANIMITA’ QUESTA PIAZZA E IN SEGUITO QUESTO MONUMENTO REALIZZATO DALL’ARTISTA GERMANO SARTELLI, A RICORDO MIO E, INSIEME A ME, DI COLORO CHE COME ME  SI SONO SACRIFICATI IN NOME DELLA LIBERTA’ E DELLA PACE, I MILLE PAPAVERI ROSSI!